Stai calpestando il “salesà”, l’antico ciottolato che era caratteristica costante e naturale all’interno del paese.
La catasta semplice che vedi alla tua sinistra è classica, costruita in modo tradizionale. Il percorso di Cataste & Canzei racconta con una trentina di opere artistiche come un pezzo di legno, il ciocco, destinato a riscaldare la casa nei lunghi inverni, possa trasformarsi in racconto e fantasia. Alla tua destra insieme alla freccia l’occhio ti invita a guardare dietro l’angolo. Una teca contiene la sezione interna e la corteccia dei principali tipi di legno presenti nelle foreste di Mezzano. È bello poter avere sotto gli occhi questa immediata differenza fra un legno e l’altro e provare ad intuirne l’uso più adatto.
Ora sì puoi seguire la freccia che ti approccia a una prima “canisela”, stretta viuzza. Ne troverai parecchie nel tuo giro di queste stradine su cui si affacciano stalle, fienili, case di abitazione, ballatoi; scorci del paese. Questa in particolare rappresentava il limitare del paese verso sud. Poi erano solo infiniti campi di granoturco, la chiesa isolata con la sua canonica, un paio di mulini e un paio di segherie ad acqua.
Caratteristica della via è un ponticello che nell’ottica di Mezzano Romantica abbiamo ribattezzato il Ponte dei sogni. Il pannello esplicativo ti spiegherà il perché. Salici pure sopra e immortala questo momento con chi ami.
Oh un altro occhio! Ti invita a guardare a sinistra. Scorgi in fondo al portico “Il bosco vecchio”, idealizzato, ma vero. C’è molto c’è da leggere in quest’opera: gli alberi colonne del cielo, i rami che intrecciandosi simbolizzano le relazioni umane… Tutto sintetizzato nella silhouette di un bosco controluce, assopito in inverno nell’attesa di tornare a sbocciare.
L’albergo la Lontra ti accompagna dritto a te alla prossima freccia. Poi ne troverai altre due, una ancora a destra e una a sinistra. Ti ritroverò da quelle parti.