La piazza con la fisarmonica

Ciao. Bentornato. Dopo la freccia sinistra, appesa alla parete una cassettina rossa. Ce ne sono 21 sparse per il paese. Raccontano principalmente l’architettura di Mezzano che in definitiva racconta a sua volta la vita del passato, agricola e contadina.

In questa piazza puoi notare due cataste. A sinistra “La fisarmonica”; pare una stella questa fisarmonica diatonica che suggerisce l’armonia di note melodiche e quella di pezzi di legno che paiono nati per stare l’uno accanto all’altro come le note sullo spartito. Inciso, a proposito di fisarmonica: Mezzano vanta il gruppo folcloristico più antico del Trentino, targato 1928.

Un’altra catasta sul ballatoio di fronte: “La funzione del balcone”, un nome un po’ impegnativo per un’opera diretta, che colpisce per la sua sgargiante semplicità: un’enorme pannocchia dai chicchi pieni e dorati che sembra sbeffeggiare, irraggiungibile in alto sul suo ballatoio, le galline ingolosite e stupite del pollaio sottostante. In realtà l’opera, attraverso la rappresentazione del granturco, vuole ricordare l’antica funzione del ballatoio, dove le pannocchie venivano messe ad essiccare al sole.

Intorno edifici disposti su tre piani, un’astuzia a vantaggio del lavoro contadino. Infatti, costruendo ogni casa con la medesima altezza su un pendio, faceva sì che ogni casa successiva si alzasse di un piano rispetto alla precedente, cosicchè potesse godere della luce del sole.

Il piano terra ospitava la stalla, attività commerciali, laboratori oppure “i vòlti”, tipiche cantine con volta a botte. Il secondo piano con l’accesso sul retro era usato come tabià, il fienile. L’accesso era facilitato dalla pendenza del terreno ed aiutato da un semplice invito, il pontìl. Si poteva così accedere direttamente con carro o con la stroza, una grande slitta da carico in legno. Al terzo piano il sottotetto, utilizzato in svariati modi.

Una botola,  “el bus del fén”, consentiva dal fienile senza eccessivo sforzo – anche se nella vita del contadino nulla è leggero –  di approvvigionare la stalla sottostante. 

Il terzo piano, come detto poco fa, era usato come granaio e soffitta.

Prendi ora la stretta stradina dritta davanti a te.

by jlbbooks

L’inizio

L’inizio Stai calpestando il “salesà”, l’antico ciottolato che era caratteristica costante e naturale all’interno del
Leggi di più
L’inizio
28 Gen
by jlbbooks

In discesa

In discesa Ripreso fiato? Scritto il biglietto? Vedi che proprio dietro questo vecchissimo tabià la
Leggi di più
In discesa
28 Gen
by jlbbooks

Il tunnel

Il tunnel Il tunnel che stai percorrendo è scavato in una delle case più antiche
Leggi di più
Il tunnel
29 Gen
by jlbbooks

El canalet

El canalet “Canalet” è il nome con cui si identifica questa piazza; il riferimento al
Leggi di più
El canalet
29 Gen
by jlbbooks

Presepi

Presepi Come sempre non c’è un fienile che si rispetti senza una stalla. Uno non
Leggi di più
Presepi
29 Gen